domenica 26 novembre 2006

LESarchitecture PARIS (per oggi è l'ultima)

solo per i parisien... mi sembrava doveroso suggerirvi qualcosa anche a voi, ma se mi aspettate andremo assieme a vedere









sabato 25 novembre 2006

Prova di volontà

Cari ragazzi, amici, fratelli,

vi comunico che oggi ho fatto un giuramento su proposta dei due parigini.
Da sabato 25 c.m. fino a venerdi' 1/12 ore 16:00 io, Andrea Fogato, non potro' fare usa di sostanze alcoliche e/o stupefacenti. Non finisce qui: non potro' avere nessun tipo di contatto, diretto o indiretto, con l' arnese che sta dentro la panta.

Questo per provare la mia volontà. Io ho accettato.

Faguz

LESarchitecture 2

CAJA GENERAL DE AHORROS, GRANADA (1998?)

arch. ALBERTO CAMPO BAEZA






















La nuova rubrica

Viste le recenti discussioni in campo architettonico, inizio a sentirmi responsabile della vostra preparazione, per cui ho deciso di inaugurare una nuova rubrica, che chiamerò LESarchitecture.
funzionerà all'incirca così ogni settimana verranno pubblicate tre immagini. chi vorrà potrà commentarle a suo piacimento. se qualcuno è contrario, deve solo dirlo nel web. L'iniziativa è sponsorizzata da BABBO TONY, con un finanziamento iniziale di 10000 euro.


CASA DEL FASCIO, Como 1933
arch. Giuseppe Terragni





Mi dispiace, ma non ho trovato immagini migliori.

Rigo

lunedì 20 novembre 2006

IMPORTANTE!!! CENA LES ITALIENS

Per chi non ne fosse ancora a conoscenza ricordo che venerdì 22 dicembre alla Locanda Castagna si terrà la cena di Natale...una sorta di Les Italiens sotto l'albero. Naturalmente tutti Les Italiens sono invitati e colgo qui l'occasione per ribadire il desiderio del buon Gordo, del baldo Fo e del Biondo (sebbene abbia di recente trovato una nuova compagnia su e-bayl) che ci vogliono tutti in divisa ufficiale..sì Righe, anca ti.
Inoltre è notizia di oggi l'estensione di tale invito anche alle donne.
Mi raccomando, non mancate! Ne vedremo e sentiremo di tutti i colori.

Dava


oggi è un gran giorno per la maison venesienne! alle ore 11 della mattiina ha varcato l'uscio di casa una femmina! con betti fuori di casa righe mette i piedi in testa a tutti e si trasforma in galletto dal petto gonfio e dal 'chicchirichì' imponente!
in casa si sentono le note di una nota canzone popolare: "quando el righe el verse el becco el fa proprio inamorar"!! nico andre e simo, non posono far altro che rimanere basiti e chiedersi: quello di paolo è un comportamento ortodosso? per introdurre due temi della contemporaneità: è plausibile il detto che quando il gatto non ghe xe i topi ballano? è corretto poi fare il grosso in barba ai propri amici?

con amore e riverenza andre e nico dedicano questo post al buon umore odierno del galletto rigo

domenica 19 novembre 2006

Je suis éffacé

La vita è fatta di alti e bassi. Cena un po’ apatica per i biondi. Luca è giù che lavora e non sta molto bene. Giulio e Fo si scolano due bozze di “ottimo” vino francese da 1 euro. Inizia la serata.. lunga camminata fino a Montparnasse,destinazione ignota. Luca sta ancora lavorando,ha preso la tachipirina,non sta molto bene.
Le luci della Couple attirano i biondi che decidono di entrare. Serata divertente. È il bar di F.S.Fitzgerald e E.Hemingway. Si scolano due coppe di champagne a 12 euro l’una.. crepi l’avarizia.
Luca ha finito di lavorare,non sta molto bene. Attende solamente il ritorno dei sui guerrieri.
I biondi si intrufolano nella disco a trovare i loro amici Malibù,J & B e Grant. Inizia il delirio. Dopo una serie di balli degni del migliore Tony Manero, Fo sfiora la rissa contro un seguace delle Pantere Nere simile ad Arnold causa la solita figa.. che sia Paris o Chiampo in disco la storia è sempre la stessa: fighe di legno,burini ovunque e Fo sempre e completamente cancellato.
Si ritorna a casa. Luca è sveglio che li aspetta. Continua il delirio. C’è Maria Giovanna che gli darà la buonanotte. Fo scompare,arriva Faguz,cugino stretto portoghese con seri problemi di self controll. I video si sprecano.. Giulio non desidera altro che una pizza del nostro amato Ivan o i maccheroncini ai 4 formaggi Castagna Chestnut. Le risate e il delirio stanno terminando.. Happy Hours..
Cari les italiens,presto anche voi avrete modo di rivivere queste emozioni..
Au revoir

domenica 12 novembre 2006

Al Merola, con affetto


Dai dai, tien duro ancora 3 mesi che dopo te torni a magnare come Cristo comanda.

Dava

venerdì 10 novembre 2006

London Pictures























Dava

Non voglio e non posso crederci

Ricordate il dibattito sulla biblioteca civica di Verona? sì insomma, il container che Nicchio e Rigo si ostinano tanto a difendere ma che a noi, poveri mortali ignoranti che di architettura proprio non capiamo niente, assomiglia solo ad un cubo di cemento messo lì per sbaglio. Ecco, credo che abbiate capito, beh, questa sera mentre passeggiavo per le vie di Verona mi sono imbattuto in un qualcosa di curioso e, allo stesso tempo, di incredibile.

Ho fotografato questo cartello proprio davanti alla biblioteca incriminata. Io mi auguro tanto che ci sia un errore, magari uno zero in più..oppure spero che si siano finalmente decisi a demolire questo edificifio della discordia per costruirne uno di nuova e decisamente più adatto allo splendido contorno storico nel quale si trova. Magari Rigo e Nicchio potrebbero presentare i loro progetti. L'Italia ha bisogno di menti giovani e di forze fresche! Forza ragazzi!


Dava

SPUSA DE SCHEI


Pecunia non olet (I soldi non puzzano)
Pronunciato dall'imperatore Vespasiano per tacitare il figlio Tito che gli aveva rinfacciato la tassa posta sulla raccolta dell'urina da parte dei conciai di pellame.
Ad Arzignano si dice "spusa de schei"....
....mi sa che Vespasiano non è mai venuto a fare un giro dalle nostre parti se no avrebbe dato ragione al figlio.
by Danny

ITALIA CHIAMA CINA.....rispondete......!!!!

Parlando di comunismo mi è venuto in mente il nostro inviato Marco in Cina.....che fine hai fatto!!! Non ti abbiamo più sentito!!! Fatti vivo.....

Un caloroso saluto

Danny

giovedì 9 novembre 2006

PER CHI AVESSE ANCORA QUALCHE DUBBIO

Non voglio assolutamente trasformare questo illustrissimo ed elevato blog in una campagna politica atta a sostenere i nostri nobili e profondi neri ideali, ma, visti e considerati i recenti sporchi commenti lasciati, mi sono trovato costretto a dover sottolineare ancora una volta certi fondamentali concetti.




Con onore, con fedeltà e contro l'ignoranza,

Dava

LA MAGIA DELL'ALCOL



E poi dicono che l'alcol non è magico.....pochi spriz e qualche birra e anche i neri fanno il saluto romano......:-)

By Danny

mercoledì 8 novembre 2006

....MAGARI FOSSERO COSI' ANCHE I CAPO STAZIONE DELLE FERROVIE DELLO STATO...

Una mamma sta lavorando in cucina e ascolta suo figlio di sette anni mentre gioca col suo nuovo trenino elettrico.
Il trenino si ferma e il figlio dice:"Tutti gli stronzi che devono scendere alzino il culo e si levino dalle palle, perché questa e l'ultima fermata prima di Boston. I figli di puttana che devono andare in quella città di merda si sbrighino e portino le loro chiappe sul treno, perché tra due minuti ripartiamo".
La madre corre in salotto e dice al figlio: "Non usiamo questo tipo di linguaggio in casa. Adesso vai nella tua stanza per DUE ORE e medita su ciò che hai detto. Quando uscirai, potrai continuare a giocare col tuo trenino se userai un linguaggio più decente".
Due ore più tardi il figlio esce dalla sua stanza e riprende a giocare con il trenino.
Poco dopo il trenino si ferma e la madre sente il figlio dire:"Tutti i passeggeri che stanno lasciando il treno ricordino di portare con se il proprio bagaglio. Vi ringraziamo per aver viaggiato con noi e speriamo di avervi presto ancora a bordo. I gentili passeggeri che devono raggiungere Boston salgano in carrozza, si ricorda che i bagagli devono essere opportunamente sistemati negli apposti vani. Ricordiamo inoltre che sul treno è vietato fumare".
La madre si rallegra in silenzio dell'effetto del castigo, poi sente il bambino aggiungere: "E se qualcuno si e rotto i coglioni per il ritardo di due ore sulla partenza, la colpa è di quella troia in cucina!"

by Danny

lunedì 6 novembre 2006

Leaving London is never easy

Penso di parlare a nome sia del Meggio che di Cira quando dico, affermo e sottolineo che questi 4 giorni a Londra sono stati semplicemente meravigliosi. Quattro giorni stupendi, con un sole eccezionale, temperatura ideale e con i colori dell'autunno che si potevano scorgere tra le foglie degli alberi. Quattro giorni intensi nei quali ci siamo persi e ritrovati tra le vie di una Londra mai uguale, prima sacra, poi, improvvisamente, profana. Londra quindi ci ha a dir poco affascinato, molte volte sorpreso, stupito.. ma assolutamente mai annoiato.
Il Dava di sicuro non dimenticherà facilmente questi 4 giorni..e non importa se stasera si sente un pò Dawson..accetta volentieri le scontate prese x il culo ke ognuno di voi di certo lascerà tra i commenti perchè, cari Les Italiens, le notti londinesi hanno davvero qualcosa di magico..



Dava

ps: presto pubblicherò altre foto. Un enorme Grazie al Nicchio che mi ha prestato la fotocamera.

caro babbo toni

caro babbo toni,
quest'anno credo di essere abbastanza bravo, non mi sono lamentato quando i miei amici mi picchiavano, quando sono stato costretto ad abitare sotto un ponte al freddo, non mi sono messo a piangere quando al natale scorso ho scartato il mio regalo e dentro non c'era niente, solo una lettera che diceva riprovaci l'anno prossimo.
appunto per tutte queste cose caro babbo toni credo di poter esprimere la mia piccola letterina natalizia ed elencarti alcune cosette che mi piacerebbe ricevere:

1 un elicottero tipo quello del presidente degli stati uniti

2 un piccolo terreno edificabile dove poter gicare a calcio con i miei amici

3 un super computer tipo nasa per giocare a worms 7000

4 tutte le edizioni delle scarpe air jordan dal 97 in poi

5 un cayenne turbo per andare a sgommare in zona industriale con il mio amicissimo luca (lui è più fortunato di me, ma non glielo mai detto)

6 il navigatore satellitare con la voce del ranzani per sentirmi meno barbone

7 una scorta illimitata di jack daniels invecchiato dieci anni, per potermi addormentare come un bambino alla notte

8 una mongolfiera per guardare il mondo dall'alto (sarebbe bellissimo)

9 una mazza da besboll(credo si scriva così, ma io un'istruzione non l'ho mai avuta, a differenza del mio amicissimo luca) autografata da joe di maggio

10 una bella scatola di costruzioni lego per ritornare un pò più bambino, perchè il lavoro in miniera da quando avevo 4 anni mi ha segnato per sempre.

sperando che asseconderai i miei desideri, ti abbraccio forte forte forte.

credo tantissimo in te e alle tua seat ibiza alata che tanta felicità mi ha dato.

giulio il biondo cavaliere

p.s. :ai miei nemici porta solo tanto carbone e un pò di sars ciao ciaoissimo. e magari falli svegliare tuttin freddi con le donne incinta (scusa per questa mia cattiveria ma a forza di dormire in mezzo a Fo e al Gordo,NON CE LA FACCIO PIù!!!)

grande cena di natale

venerdi 22 dicembre alle ore 21 grande cena di ritrovo dei les italiens presso la "Trattoria Locanda Castagna". I les italiens muniti della felpa sono pregati di presentarsi con tale abbigliamento ( molly muoviti a fartela....). é ben accetto chiunque vicino al nostro gruppo voglia agregarsi (tipo fratello Marco,tommy,frigo,giovi & company..). Ci scusiamo con le donne, ma non potranno essere presenti causa gli argomenti scabrosi che verranno sicuramente fuori. si prega di dare conferma attraverso il blog o via sms al gordo. la cena ovviamente non sarà offerta,quindi mettive via i schei!!!
mi dispiace solo che non sarà presente il nostro inviato cinese Marco Merola Ferrari,a cui mandiamo un grosso abbraccio..


P.S. : caro Tony,Giulio ha appena finito di scriverti la lettera die regali che vuole per Natale. Prepara la Master Card che fra un pò ti arriverà via blog,così puoi iniziare a comprarli.

Un ragazzo (forse è meglio dire un les italiens) si sveglia, dopo una calda notte di sonno, affiancato dai suoi due confratelli. Mette il caffé sul fuoco.
Gli altri si svegliano e allora cominciano i commenti e lo scambio di impressioni su cio' che è successo durante le ore notturne.

"Fo non ce la faccio più!!!".

Questo è il messaggio che più o meno ogni mattina mi danno i miei compagni. Al che gli domando con innocenza: "Per caso ho parlato?". Stanotte ho per forse un quarto d'ora parlato in un italiano quasi perfetto delle varie traduzioni francesi che si possono dare alla parola flesciante... Poi c'è stato un indistinto farfugliamento.
Meglio cosi', erano due notti che mi giravo sul lato di Giulio e cominciavo ad accarezzarlo per poi fermarmi dicendo: "Oh no, ho capito, non sei quella li', sei Giulio. Scus..." e ricominciavo a dormire e viaggiare.

Donne: Giulio sempre piu' innamorato e sereno con la Vale (questa è una cosa bella). Luca sta cominciando a prendere in mano la situazione (non come pensate voi prendere "in mano"). La chiamavano Marie quella brasiliana tutto fare a cui come dicono gli Articolo 31 piace "stare fumata davanti i cartoni animati" e andare in palestra a rassodare quel che già sodo è ma non basta mai. "Chapeau Lucà" come dicono qua.

"Giulio, adesso basta. La prossima volta voglio trovare una tipa normale, che parli di cose normali, che vive la giovinezza in spensieratezza,una roba come si deve insomma".
Questo dicevo dopo l'episodio Harry Potter un mese fa.

Cio' che accade è logicamente l'esatto contrario. Louvre, un giretto di venerdi' sera, mi fermo davanti alla scultura che rappresenta il filosofo Diogene che risponde ad Alessandro Magno "spostati e ridammi il mio Sole", mi viene la pelle d'oca, quasi piango, e ne comincio a parlare con tale Natalie, greca che vive a Guadalupe, acculturata, vissuta. Ne vengono fuori tre incontri che non dimentichero'.Una storia eccezionale, e per capirla meglio consiglierei di vedere il film "Il laureato" con Dustin Hoffman.
Altri particolari li ometto visto il fatto che i miei genitori sono degli attenti lettori del blog: GRANDI MADDALENA E CARLO, ma si' che studio, è solo che non mi metto mica a raccontare ai ragazzi delle versioni di latino che faccio...

Qui ormai sta scendendo l'inverno. Non avete idea di cosa significhi passeggiare la domenica mattina per i boulevards deserti e quasi avvolti della nebbia.
Qui c'è solo da viversela. Con gioia e col cuore aperto.

Auguro la magia anche a voi, perché so che questa non viene da quel che c'è fuori, ma dalla capacità che ha il cuore di rischiare di essere felice.


Un abbraccio ai les italiens e alla famiglia Fogato (Silvia mi mandi via mail le foto dei bimbi please?)

by Fogarz le reveur

domenica 5 novembre 2006

UNA SERATA LES ITALIENS



la felicità les italiens esce da ogni poro della pelle. la pelle è ovviamente di marca les italiens....



i les italiens decidono per una partita a stecca e...



quattro birre les italiens per i nostri cari les italiens...



un les italiens sorregge un muro non troppo a piombo...



un les italiens cerca di deconcentrare un altro les italiens...



un les italiens si infortunia...



colpo facile per un les italiens



2 les italiens si complimentano



questo è stato un colpo difficile anche per un les italiens



les italiens prende le misure per il colpo finale



les italiens vincono....



ma anche i les italiens possono perdere...



les italiens dorme felice dopo una vera serata da les italiens



PS: dedicato a tutti les italiens.

giovedì 2 novembre 2006

...E POI NON SE DIGA CHE I VECI NON GHIN SA'...

Tèndare e tose e bàtare e nose xe tenpo perso.
Ae done, ai sassi e ai bissi, colpi ciari e fissi.
Fèmene, cani e bacaeà pi che te bati, pi i vien boni.
Do fémene e un'oca fa un mercà.
Do fémene fa un marca', tre fa na piassa.
Ghe voe sete fémene pa' fare un testimone.
Sento omani sta in amicissia, do fémene fa barufa.
Co parla na bea fémena tuti ghe da rason.
Eà fémena: che eà piasa, che eà tasa e che eà staga casa.
E fémene xe come e meansane, ghe voe el baston pa farle vegnere su drite!
E fémane xe come e scorese: o te e moi o te e sofeghi.
E fémene xe come i schei: pi te ghe n'e' e pi' te ghe ne vorissi.
E fémene xe come e nuvoe: co e va via xe na bea jornada.
E fémene xe come i platani: pur de fare e raize e te desfa anca eà strada.
E fémene xe come e tavanee: co e se taca teo ciucia tuto finche' no te ghe n'e' altro (el sangue).
E fémene xe come eà carta: costa' pì riciclarla che torghene de nova.
E fémene xe come e sbrixe: e pi bee e sta sempre co e soche pi' grandi!
E fémene xe come e sardee: buta' via eà testa el resto xe tuto bon.
E femene crea eà vita, noialtri ghe eà toemo.
E fémene ga' bisogno de do animai: un toro in leto e un musso che lavora.
E fémene xe come on falsin: batarle ogni tanto, guzarle senpre.
E fémene ghe piase furbire e fasse furbire.
E fémena xe come l'acua santa: tanto fà poca come tanta.
E fémene no sa de èssare sentà dessora aea so fortuna.
Tece, pignate e piati da lavare: fémena cori casa (e va in figa de to mare).
Trovare na fémena bea e intejente xe come magnare pastisso e pretendere de cagare a strati.
Xe pi' e fémene che varda i omani che e stee che varda eà tera.
Libri, fémene e cavai no se presta mai.
Baso no fa buso.
Al ciaro de na candea no se stima né dona né tea.
Assa che eà mojère eà comanda in casa: soeo cussì eà te struca e eà te basa.
Vèrze scaldà e mojere ritornà no xe mai bone.
Novantanove maridai fa' sento bechi.
Conpare de aneo, pare del primo puteo.
Chi serca cavaeo e fémena senza difeto, no el gavarà mai cavao in staea e fémena in leto.
Chi voe el pomo sbassa eà rama, chi voe eà tosa caressa eà mama.
Chi che se marida de carnevae slonga e ganbe e scursa le bae.
Chi che ga na bea mojère no eà xe tuta sua.
Chi che se marida vecio sona de corno.
Chi dise sposa dise spesa.
Cusina che fuma, dona cativa e coverta rota manda l'omo in maeora de troto.
El naso dei gati, i zenoci dei òmani e el cueo dee fémene xe senpre fredi.
El primo ano se ghe voe tanto ben che eà se magnaria, el secondo se bestema de no verla magnà.
Leto fato e fémena petenà, eà casa xe destrigà.
Mèjo na dona bea senza camisa che una bruta co sete camise.
Eà gaina che ghe piase el gaeo, ghe piase anca el so ponaro.
Forsa e corajo... che eà figa ga el tajo!
Corajo e forsa se eà figa ga scorsa!
Forsa e corajo fin che eà mona no sa da aio.
Se laora e se fadiga pa eà panza e pa eà figa.
Guanto, figa e bareta no ga da esser mai streta.
Avanti Savoia (che eà figà xe moia)!
Vrespe e fèmene, no sta tocarghe el cueo.
Ocio celeste, ocio de dama; ocio moro, ocio da putana.
Al son de na canpana (schei) ogni dona se fa putana.
Scarpe grosse e marìo bruto, va tranquia dapartuto.
Dona de mondo no ga mai fondo.
Dona e luna, ora serena ora bruna.
Dona sconpagnà xe senpre mal vardà.
Co l'età l'omo fa pansa e eà fémena fa stomego.
Co l'età l'omo fa pansa e eà fémena slarga el cueo.
Fìe da maridar, ossi duri da rosegar.
Bea bionda, beato chi te sfonda.
Bea mora, beato chi te sbora.
Rossa de peo, mata pa l'osèo.
Dona nana, tuta tana.Bea in fassa, bruta in piassa.Bruta de muso, larga de buso.
Gamba seca figa rabiosa
Fin che na bea xe vardà, na bruta xe maridà.
Dopo i confeti se vede i difeti.
Ogni fémena xe casta se no la ga chi la cassa.
E tose lo desidera, e maridà lo prova, e vedove lo ricorda.
On paeo in piè, na stropa domà e na fémena destirà i porta quanto peso che te voi.
L'omo maridà porta quatro "p": pene, pensieri, pentimenti e pecati.
Una dona, omo beato. Do done, omo gato. Tre done, omo santo. Cuatro done, omo mato.
Cuando che el Signore voe castigate el te manda l'ispirassion de torte na ostaria o de sposarte.
Signore, fà che no sia beco; se ghe so', fà che no eò sapia; se eò sò, fà che no ghe bada.

By Danny