LESITALIENS - Saint Tropez Drink Team In Tour: gennaio 2008

venerdì 25 gennaio 2008

CERCO FAMIGLIA

Vogliamo aiutare un senzatetto che dalla sera del 24 gennaio 2008 non ricorda niente, nè come si chiama, nè da dove viene, nemmeno come è diventato Presidente del Consiglio. Chiediamo il vostro aiuto per trovare immediatamente la sua famiglia, i suoi elettori o chiunque voglia tenerselo.

Dava

domenica 20 gennaio 2008

Problemi? Ecco la soluzione!

By Danny

sabato 19 gennaio 2008

PLASTIC MAN

Cimmy, mi sa che questo ti batte...

giovedì 17 gennaio 2008

Dopo Natale e Pasqua, il compleanno del LEADER

Cari amici,

il Ciuccia e il Ciuccia-pensiero sono lieti di dare l'inizio ai festeggiamenti mediatici per la ricorrenza più importante dell'anno.

Il compleanno del nostro amatissimo LEADER sarà domani venerdì 18 gennaio. Auguro a tutti di dare il meglio possibile per far sentire al nostro amatissimo LEADER tutto il nostro affetto e la nostra riconoscenza per quel che in questi anni ha fatto per noi.

Prego il Grasso di mettere in rete foto importanti del LEADER-POLPETTA. Domani sera grandi festeggiamenti in giro per il vicentino. Se va bene a tutti passo io a Desenzano a scegliere le bagasce per la festa che si prolungherà fino a Pasqua. Cimmy e Toni e Lello han già preso le ferie.

Saluti.

Ciuccia detto Faguz amico del Lello.

domenica 13 gennaio 2008

PURA FOLLIA BRITANNICA

"Sdraiarsi a faccia in giù sui binari mentre sfreccia un treno in corsa. E' l'ultimo "passatempo" degli adolescenti britannici. Si pensa che circa sessanta persone perdano la vita ogni anno in questo modo, un quarto delle quali minorenni.

La British Transport Police ha avvertito che chiunque sarà sorpreso nel Paese a compiere simili gesti sarà denunciato. Il numero dei giovani che mettono a repentaglio la propria vita sui binari ferroviari, denuncia il Telegraph, è in aumento.

Una delle forme più pericolose di trasgressione è nota come "playing chicken" (letteralmente "fare il pollo"), in cui i giovani si fermano volutamente sulla traiettoria del treno in velocità prima di allontanarsi all'ultimo momento possibile."

Dava

sabato 12 gennaio 2008

Riflessione

Leggo sul Corriere di oggi (12 gennaio) che in Iran si sta delineando un quadro molto buoi della situazione. Nel 2007 ci sono state 298 esecuzioni (impiccagioni e fucilazioni vanno per la maggiore) e è ripresa la pratica del taglio delle mani ai ladri. E' stata sancita la pena di morte per omosessuali e blasfemi. Il premio nobel per la pace Ebadi dichiara: "Fermate la barbarie!".

Mi sorge naturale un commento... Mi piacerebbe chiedere ai tanti che sbandierano il loro pacifismo come saprebbero risolvere una situazione del genere senza spodestare il despota, senza rovesciare il governo, rivoluzionare il sistema. Ed un governo totalitario ed efferato si rovescia con la forza. La diplomazia è l'arma unica usata dalle DEMOCRAZIE per risolvere conflitti e tensioni. La storia non porta memoria di guerre tra democrazie. Quando però ci si confronta con un regime totalitario l'unico spazio di manovra è dato dall'uso della forza. Molti oporranno che un popolo deve conquistare da solo libertà e democrazia e un intervento dall'esterno non aiuta. Io direi piuttosto, con tristezza più che con arroganza, che sono codardi e ipocriti: il male non è soltanto di chi lo fa: è anche di chi, potendo impedire che lo si faccia, non lo impedisce.
Cinque anni fa la situazione in Iraq era ben peggiore di quello che ci riportano oggi le cronache iraniane. Saddam ha compiuto un genocidio. E voi sbandierando il vostro pacifismo avreste preferito rimanere a guardare. Mi vergogno.
Oggi l'Iraq (ed è notizia del Corriere del 9 gennaio) inizia a ritrovare un po' di serenità. Aprono i locali, c'è un governo democraticamente eletto, è ripreso il campionato di calcio, si iniziano a riaprire scuole ed ospedali, gli attentati sono in costante calo da un anno a questa parte. Tutto questo è costato il sacrificio di tante vite, ma qualce rivoluzione non ha visto sparger una goccia di sangue? Probabilmente solo quelle che hanno fallito. E' triste? Sono d'accordo, ma è la storia.

Marco