Notte con mezzi incubi, risveglio ore sette e mezza per andare a studiare, serata precedente abbastanza piatta ma non mi preoccupo, esco dalla mia stanza e fa freddo perché la Elodie, coinquilina francese, che si alza ancora prima di me e che mi fa venire l'agitazione a sentire quanto corre per prepararsi in fretta la mattina, deve asciugare gli asciugamani e quindi spalanca la finestra della sala quindi gelo artico infernale. Mi metto la felpa della Francia blu inculata a Giulio e faccio colazione, caffé e pane raffermo con nutella sopra. Il problema è che il pane è duro e in bocca son pieno di afte e mi fa un male boia masticare sta roba tipo che quasi mi metto a piangere. E non sono neancora le otto.
Esco per andare in biblioteca, ma poco più avanti vedo la Metro, e allora mi dico -Con la tristezza che ho addosso è meglio se vado a farmi un giro. Cosi' è, solo che qua la mattina è freddo e io con solo maglietta e maglioncino fragola rischio il cagotto quindi cammino per le strade sempre in cerca di qualche raggio di sole che mi riscaldi. E poi trovo il locus amoenus per eccellenza: scalinata che scende lungo l'argine della Saone, sole in faccia, muretto su cui sedersi, e giù a scrivere sul quadernetto un sacco di robe, insomma un momento di pura contemplazione e di vertigine intellettuale (questa volta non provocato dal vino tra l'altro).
E l'apoteosi arriva un istante dopo, quando vedo che mi passa davanti, sulla strada li' di fianco, un turista, forse inglese o tedesco non importa, con in mano una macchina fotografica e che mi dice -Je pourrais te faire une photo? Io gli dico di si con un sorriso e mi lascio andare guardando fisso in camera.
Incredibile, i turisti che mi fanno le foto, cazzo non pensavo d'essere diventato cosi' tanto un fenomeno da baraccone, gli sarà piaciuto il maglionicino fragola.
Continuo imperterrito a rispondere agli assalti della vita col proverbiale -Io dico mah.
Basi a tuti. Ve voio ben. Alora dal 6 all'8 dicembre Festa delle luci a Lione. A ga da essere un macello. Vegni' su dei..
Ciuccia