Riporto di seguito la lettera pubblicata sul blog di Grillo da Marco Travaglio (giornalista dell'Unità). Lasciando per una volta da parte la fazione politica, soffermandosi per una volta sui fatti e non sulle idee viene veramente da piangere a leggere quanto segue.
Buona lettura
merola
Caro Beppe,
sono trascorsi pochissimi giorni dal V-day, e già bisognerebbe organizzarne un altro. Visto che la nostra classe politica, forse per la sua giovanissima età media, ha i riflessi pronti, la sua reazione allo tsunami di sabato è stata immediata. Veltroni e Prodi hanno piazzato Fabiano Fabiani, un giovanotto di 77 anni, nel consiglio d'amministrazione della Rai al posto del famoso berlusclone Angelo Maria Petroni. Lottizzavano gli altri, ora lottizzano loro: è il bipolarismo.
Fassino, segretario di un partito ormai disciolto, onde evitare di finire sulle panchine dei giardinetti, ha chiesto a Prodi un bel rimpasto di governo per aggiungere un ministero, possibilmente per sé (richiesta che persino Prodi ha giudicato irricevibile, osservando che il suo governo, formato da 103 membri fra ministri, viceministri e sottosegretari, è già il più bulimico della storia repubblicana e andrebbe semmai un tantino ridotto). Intanto D'Alema e Fassino, sempre per rispondere all'appello della piazza per una giustizia uguale per tutti, si autoassolvono con due "memorie" smemorate sul caso Unipol, chiedendo di fatto alla giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera di respingere al mittente la richiesta del gip Clementina Forleo di autorizzare l'uso giudiziario delle loro telefonate con i furbetti del quartierino: quelle che dimostrano la loro partecipazione alla scalata della Bnl da parte dell'Unipol. I due sostengono di non aver commesso alcun reato, il che rientra nel loro legittimo diritto di difesa. Ma poi si allargano un po', sostenendo che i reati li ha commessi la Forleo con un'ordinanza "illegittima", perché ha scritto che D'Alema e il suo fido senatore Latorre hanno commesso aggiotaggio e insider trading senza che la Procura avesse iscritto nessuno dei due sul registro degli indagati: dunque, se sui due non c'è un'inchiesta, non si vede perché autorizzare l'uso delle loro telefonate. Ma che spiritosi: la legge Boato del 2003 stabilisce che le telefonate intercettate in cui compare la voce di un parlamentare non possono essere usate dai giudici senza il permesso del Parlamento. Dunque la Procura di Milano non poteva indagare i due parlamentari Ds in base a telefonate che, non ancora autorizzate, è come se non esistessero. Per indagarli, ha bisogno di quell'autorizzazione. Ora D'Alema risponde che l'autorizzazione non va data perché lui non è indagato. Il ragionamento (si fa per dire) ricorda un famoso romanzo umoristico, "Comma 22", in cui un pilota dell'aeronautica militare si finge pazzo per chiedere l'esonero dai voli di guerra; ma il medico gli spiega che solo i pazzi effettuano i voli di guerra, dunque lui, essendo pazzo, è adattissimo a quelle missioni.
Ps: Tra i difensori di D'Alema compare anche l'avvocato Guido Rossi, lo stesso che, portando alla Procura di Milano una denuncia della banca olandese Abn Amro contro Fiorani, diede l'avvio all'inchiesta sulle scalate.Ora difende un "indagabile" in quell'inchiesta. Il suo caso ricorda un po' quello dell'avvocato Taormina, che chiese l'arresto della signora Franzoni per il delitto di Cogne, poi ne divenne il difensore e chiese l'arresto dei giudici che l'avevano arrestata. O il Rossi che difende D'Alema è Taormina travestito?" Marco Travaglio
sono trascorsi pochissimi giorni dal V-day, e già bisognerebbe organizzarne un altro. Visto che la nostra classe politica, forse per la sua giovanissima età media, ha i riflessi pronti, la sua reazione allo tsunami di sabato è stata immediata. Veltroni e Prodi hanno piazzato Fabiano Fabiani, un giovanotto di 77 anni, nel consiglio d'amministrazione della Rai al posto del famoso berlusclone Angelo Maria Petroni. Lottizzavano gli altri, ora lottizzano loro: è il bipolarismo.
Fassino, segretario di un partito ormai disciolto, onde evitare di finire sulle panchine dei giardinetti, ha chiesto a Prodi un bel rimpasto di governo per aggiungere un ministero, possibilmente per sé (richiesta che persino Prodi ha giudicato irricevibile, osservando che il suo governo, formato da 103 membri fra ministri, viceministri e sottosegretari, è già il più bulimico della storia repubblicana e andrebbe semmai un tantino ridotto). Intanto D'Alema e Fassino, sempre per rispondere all'appello della piazza per una giustizia uguale per tutti, si autoassolvono con due "memorie" smemorate sul caso Unipol, chiedendo di fatto alla giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera di respingere al mittente la richiesta del gip Clementina Forleo di autorizzare l'uso giudiziario delle loro telefonate con i furbetti del quartierino: quelle che dimostrano la loro partecipazione alla scalata della Bnl da parte dell'Unipol. I due sostengono di non aver commesso alcun reato, il che rientra nel loro legittimo diritto di difesa. Ma poi si allargano un po', sostenendo che i reati li ha commessi la Forleo con un'ordinanza "illegittima", perché ha scritto che D'Alema e il suo fido senatore Latorre hanno commesso aggiotaggio e insider trading senza che la Procura avesse iscritto nessuno dei due sul registro degli indagati: dunque, se sui due non c'è un'inchiesta, non si vede perché autorizzare l'uso delle loro telefonate. Ma che spiritosi: la legge Boato del 2003 stabilisce che le telefonate intercettate in cui compare la voce di un parlamentare non possono essere usate dai giudici senza il permesso del Parlamento. Dunque la Procura di Milano non poteva indagare i due parlamentari Ds in base a telefonate che, non ancora autorizzate, è come se non esistessero. Per indagarli, ha bisogno di quell'autorizzazione. Ora D'Alema risponde che l'autorizzazione non va data perché lui non è indagato. Il ragionamento (si fa per dire) ricorda un famoso romanzo umoristico, "Comma 22", in cui un pilota dell'aeronautica militare si finge pazzo per chiedere l'esonero dai voli di guerra; ma il medico gli spiega che solo i pazzi effettuano i voli di guerra, dunque lui, essendo pazzo, è adattissimo a quelle missioni.
Ps: Tra i difensori di D'Alema compare anche l'avvocato Guido Rossi, lo stesso che, portando alla Procura di Milano una denuncia della banca olandese Abn Amro contro Fiorani, diede l'avvio all'inchiesta sulle scalate.Ora difende un "indagabile" in quell'inchiesta. Il suo caso ricorda un po' quello dell'avvocato Taormina, che chiese l'arresto della signora Franzoni per il delitto di Cogne, poi ne divenne il difensore e chiese l'arresto dei giudici che l'avevano arrestata. O il Rossi che difende D'Alema è Taormina travestito?" Marco Travaglio
7 commenti:
siamo nelle mani di una banda di buffoni che pensano solo ad una cosa: il potere! che appena arrivati al governo bloccano la TAV, il mose,distruggono in 5 minuti il lavoro fatto in 5 anni dal buon Silvio per il ponte sullo stretto di messina. buffoni,ladri e criminali. non se ne può più di questo schifo.
mi vergogno ad essere rappresentato nel mondo da una faccia da culo-mortadella come quella di Prodi.
Dava...Prima di sperperare soldi per il ponte sullo stretto, sarebbe il caso di terminare la Salerno Reggio Calabria, a mio parere, visto che è da qnd avevo tre anni che continua ad essere un quartiere!!Pensiamo a ragionare con criterio, non a finalizzare tutti i progetti riguardanti opere pubbliche all'ostentazione di una ricchezza che non è assolutamente propria dell'Italia del sud...Pensiamo a risolvere il problema dell'immondizia a Napoli, che ogni anno, puntualmente si ripresenta a luglio, pensiamo a dare una sistematina alle infrastrutture di certe città come Palermo o Reggio Calabria...
Del ponte sullo stretto nè ai siciliani, nè ai calabres, non gliele "può fregà de meno", probabilmente l'unico interessato è il Berlusca...
Qualsiasi soldo e minimo investimento per il sud va a finire o nelle tasche di pochi o non porta a nessun beneficio atteso.
Mi dispiace dirlo perchè adoro l'Italia ma da Roma in giù è quasi tutto marcio.
Mi dispiace solo per quella gente onesta che ci vive che è costretta a emigrare al nord o soccombere per tutta la vita a i mafiosi di turno.
Bisogna finirla di sperperare soldi per il sud...ponte, salerno - reggio calabria ecc. compresi!
Bisognerebbe spendere soldi solo per inviare maggiori forze dell'ordine e prefetti con maggiori poteri per ristabilire la legalità che da troppo tempo manca.
Così che la gente onesta (e lasciatemi sperare che ce ne sia) possa sentirsi protetta e possa avere il sopravvento sulla parte marcia.
Solo così si può far cambiare la mentalità a questa gente e quindi in un secondo momento aiutarli finanziariamente per infrastrutture e quant'altro.
Altrimenti non ha nessun senso qualsiasi investimento a loro favore....
Beh??Que pasa??Nessun nuovo commento, nessun nuovo post...;-(..
Doovete trovare un argomento avvincente tanto quanto la Base...
Baci d Zaragozaaaaa!!
Grazie Danny per i 42 commenti del tuo post!
dava stai zitto per favore
allora andiamo avanti così, sì..facciamo finta di niente mentre rutelli e mastella usano un 737 statale,pagato con i nostri soldi,per andare da roma a monza per motivi non assolutamente urgenti,dato che si trattava del Gran Premio di Formula 1. sì sì, stiamo zitti.
bello ciò il confronto di idee..
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