mercoledì 21 marzo 2007

Mastrogiacomo fa riflettere

Cari tutti,

dopo l'ondata di filmati che, per quanto belli, hanno un tantino inaridito il blog torniamo ad una riflessione che, senza eccessive pretese, vorrebbe esser un po' più seria.

Gino Strada ha contribuito largamente alla liberazione di Mastrogiacomo dando piena soddisfazione alle richieste talebane e agendo in maniera autonoma, svincolata dallo stato.

Ora, la questione è delicata.

Moralmente siamo tutti felici e contenti che il buon Daniele sia finalmente al sicuro in terra italiana e siamo tutti d'accordo nell'affermare che una vita umana vale più di ogni altra cosa. Per cui il fine può giustificare i mezzi.

Politicamente però abbiamo a che fare con tutto un altro par di maniche. Vi invito a riflettere.
Gino Strada si è arrogato un compito che per natura spetta al governo e allo Stato: la funzione diplomatica.
Si è accollato questo onere e onore senza avere nessuna responsabilità di fatto, perchè, appunto, la diplomazia è compito del ministero degli esteri e non di un cittadino qualsiasi che agisce senza rispondere, con responsabilità formale, delle sue azioni. Per intenderci, se fosse finita male la colpa sarebbe stata del governo e non certo del buon Gino.
Ha poi pubblicamente rifiutato e quasi declassato il lavoro del Sismi, i nostri servizi segreti militari. Professionisti che operano nell'ombra e rischiano la vita (tutti ricordiamo commossi Calipari) e che hanno riportato a casa la Sgrena, piuttosto che le altre due ragazze di cui, senza particolar pena, mi sfugge il nome.

Purtroppo l'orizzonte temporale con cui opera un Gino Strada, non me ne voglia, è, per quanto nobile, limitato e contingente: portare a casa Mastrogiacomo.

Lo Stato e il ministero degli esteri dovendo gestire politiche ed equilibri internazionali agiscono con un'ottica che guarda lontano e analizza tutti i possibili effetti di strategie e azioni.

Esaudire quasi totalmente le richieste talebane liberando 5 prigionieri ha permesso a Gino di liberare Daniele, ma a che rischi espone i giornalisti e i militari italiani che sono ancora in territorio ostile?
L'Italia ne esce debole e vulnerabile.
Probabilmente anche il Sismi esaudendo le richieste dei talebani avrebbe liberato l'ostaggio. Probabilmente chiunque altro avesse assecondato i talebani sarebbe riuscito a far tornare a casa Daniele. Ma forse dovremmo riflettere sul fatto che uno Stato come l'Italia non dovrebbe trattare e cedere con i terroristi. E che operazioni di questa portata non dovrebbero essere lasciate nelle mani di chi non ne ha titolo alcuno per trattare.

Mi rendo conto che la questione è spinosa e controversa. L'importante è che ora Daniele sia sano e salvo a casa. Ma la domanda che dovremmo porci è un'altra: che potere avrebbe ora il Governo italiano se si trovasse a trattare per il rilascio di un altro cittadino rapito?

Spero di non leggere soltanto i commenti del Danny. Abbiate maturità e voglia di dire la vostra.

Marco

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Gino Strada non si è proposto come il Signore sceso sulla Terra unico in grado di liberare Mastrogiacomo.
Purtroppo Emergency è una delle pochissime,se non l'unica organizzazione umanitaria che ha accettato di rimanere e che viene accettata dai talebani.E il governo lo sa.E' per questo motivo che hanno sostenuto il suo lavoro di intermediazione con i rapitori, non mi risulta che qualcuno abbia voluto prendere il suo posto..azzardo un'ipotesi: forse porsi quotidianamente e costantemente in prima linea per salvare vite umane anche in scenari di guerra in cui nessuno andrebbe lo fa un tantino più esperto dei meccanismi che ci sono in Afghanistan -rispetto a quelli che lavorano dagli uffici di Roma.Loro, come mi sembra di aver capito che affermassi anche tu, avrebbero fatto la stessa cosa.D'accordo invece sul fatto che la liberazione di 5 prigionieri talebani rappresenti un precedente di cui temo dovremmo pagare in futuro, ma in cuore mio avrei agito nello stesso modo, una vita umana spezzata sulla coscienza non è facile da sopportare.
Prendo le distanze da quanto hai sostenuto rispetto al lavoro di Strada, credo abbia diritto a maggiore considerazione (anche se a lui non importa nulla di essere lodato per ciò che fa).Forse l'orizzonte temporale di cui parlavi è contingente e limitato per il governo italiano, ma non credo lo sia altrettanto per le migliaia di civili e militari feriti (anche loro, in quei momenti, rappresentano vite umane da salvare...)che ogni giorno si presentano alle porte degli ospedali di Emergency chiedendo un aiuto.
Forse mi ripeterò, ma questo modo di vedere le cose sempre in modo analitico mi spaventa molto..vi sento così distanti dalla vita reale..
p.s.: le due ragazze, membri dell'organizzazione umanitaria "Un ponte per..", si chiamano Simona Pari e Simona Torretta.

Anonimo ha detto...

Non credo che Gino si sia ficcato in questa faccenda a caso e senza valutare pro e contro..e non credo che sia il primo sprovveduto della situazione!
Spero, però, abbia pensato anche che in un futuro dovrà forse fare i conti con i 5 talebani liberati.
Comunque tutta la verità e tutti gli accordi presi tra talebani, Emergency, governo e quant'altro non si saprà mai ovviamente(vedi riscatti o altro)..sono informazioni riservate ai grandi strateghi, e noi siamo troppo "piccoli" per esserne messi a conoscenza.

Anonimo ha detto...

"Forse mi ripeterò, ma questo modo di vedere le cose sempre in modo analitico mi spaventa molto..vi sento così distanti dalla vita reale..."
Partirei prima da questa affermazione di Valentina per poi dire la mia relativamente allo script di Marco

A mio avviso analizzare la realtà in maniera oggettiva riuscendo a tenersi fuori dal romanticismo (talvolta anche banale) del fermarsi a dire: "l'importante è stato salvare una vita umana" non è un allontanamento dalla vita reale, anzi il contrario...quindi mi sa che ci devi pensare un pò su Vale...(è un suggerimento, non una critica)

Per quanto riguarda quello che ha detto Marco io sono d'accordo: sinceramente non riesco a fermarmi al fatto che Mastrogiacomo sia stato portato a casa sano e salvo, ma penso molto di più alla vita del suo tassista o a quelle che in passato e in futuro non sono state e/o non saranno risparmiate

Il suo tassista ad esempio...ha fatto da monito...la sua condanna è servita a velocizzare le trattative per la liberazione dei talebani...sembra giusto questo?
L'aver salvato questa vita questa volta ci ha legato le mani x il futuro: loro continueranno a prelevare ostaggi italiani per farne rilasciare dei talebani....e si è così innescato un circolo vizioso...perchè state sicuri che la prox vlta il Governo nn farà interferire Gino Strada...e allora 1) scatterrano le decapitazioni perchè i talebani vogliono dimostarre di fare sul serio
2) inizieranno le polemiche...immagino già gli slogan che chiedono Strada nelle trattative al posto di D'Alema...ed ecco che ancora una volta il Governo italiano fa l'ennesima figuraccia!

Non voglio essere cinica e sn d'accordo che aver visto Mastrogiacomo tornare in Italia sia stata una vittoria, ma mi preme pensare alle conseguenze che quest'evento determinerà: sinceramente...penso che bisognava mantenere una linea d'azione coerente senza tirarsi indietro...condizione secondo cui i talebanoi catturati non si rilasciano...senza "se" e senza "ma"

Per i più romantici che ritengono troppo cinica quest'affermazione...sostenendo che la cosa più bella sia Mastrogiacomo sano e salvo...vi prego di spendere 2 minuti di preghiera sia per il tassista sia per Quattrocchi...per i quali "Gino Strada non ha fatto in tempo"....

Anonimo ha detto...

ma se stiamo a casa nostra non è meglio??
nessuno rapisce piu nessuno..non ci saranno decapitazioni,riscatti,rilasci di terroristi..i talebani non avranno più un tubo da fare e si metteranno a mangiare i fucili che tengono sempre a tracolla!
i bambini non hanno da mangiare però il fucile guai..quello ci deve sempre essere..anche finto ma ci deve essere..

Anonimo ha detto...

Sono semplicemente un visitatore del blog lesitaliens, in qualità di amico di quel drogato del dava, ma leggendo questo scritto, ho trovato moilte analogie con quello che mi passava per la mente mentre guardavo le immagini del ritorno del giornalista, che gentilmente mi venivano offerte dagli dei del palinsesto.
resta indubbio che tra il parlare tanto ma agendo, ed il tacere ma rimanere accidiosamente indifferenti, tutti convengono che la prima opzione è quella che reca un'utilità a qualcuno quindi, quella giusta.
di li però a prendersi meriti e responsabilità di non propria competenza, ne passa di acqua sotto ai ponti.
ricordo tempo fa di aver assistio ad un siparietto dalla trasmissione Anno zero di Santoro in cui era ospite proprio il giaccitato Gino.
Ebbene in quell'occasione ebbe da inbizzarrirsi e andarsene per il fatto che il presentatore( di cui tutti conosciamo l'indole pendente a manca) non usò parole sperticatamente elogiatorie nei confronti suoi e della sua organizzazione.
bene, sarà una mia ipotesi, ma per me chi parla tanto spesso la fa si per aver fatto del bene, ma come si dice in gergo militare, per salire sul carro dei vincitori.
un saluto a tutti.
Teo

Anonimo ha detto...

Volevo fare 2 precisazioni:
1)mi scuso per aver digitato "tassista" anzichè "autista" nel primo post...errore di distrazione

La seconda precisazione concerne la vicenda Mastrogiacomo! Vorrei ricordare che ci sono modi e modi di fare giornalismo:
-stando seduti nella hall di un albergo 5 stelle guardando Al Jazeera per poi riportare le notizie al proprio giornale
-scendendo in campo a proprio rischio e pericolo.

Mastrogiacomo appartiene a questa seconda cetegoria.,..certo gli fa onore...ma è bene che la verità sia detta per intero! Mastrogiacomo è stato rapito perchè era in una zona a rischio dov'era vietato andare...quindi la sete dello scoop...è il movente di ciò che gli è successo...tengo a dire che la sua curiosità e il suo essersi spinto in una zona dove nn poteva andare, non solo ha messo a repentaglio la propria vita, ma soprattutto ha creato lo scatafascio conseguente alla sua liberazione!

Ripeto: felicissima per la sua salvezza e il suo ritorno...ma abbiamo solo complicato le cose...se la linea guida è nn cedere ai ricatti non lo si deve fare mai...MAI...senza eccezioni...
Ricordiamo che Moro fu ucciso per non rilasciare dei Brigatisti...

P.S. Al prossimo rapimento che facciamo? Ne liberiamo 50 di talebani?

Allora, concludo...se nn siamo in grado di stare all'estero seguendo regole fisse stiamocene a casa senza creare altri problemi...

Anonimo ha detto...

Io non so chi sia l'anonimo (che tra le altre cose sarebbe pregato di firmarsi!!!) che ha scritto il commento prima del mio, ma lo condivido in pieno.
Non vedo perchè dovremmo cedere ai ricatti di certa "gente" quando i rischi e i pericoli che correva ad andare in una zona di guerra li sapeva benissimo il nostro caro Mastrogiacomo.
Non bisogna cedere ai ricatti dei nostri nemici, penso che all'accademia militare sia la prima regola che insegnino!
La guerra la fa l'esercito, tutti gli altri....qualsiasi cosa gli succeda....CAZZI SUOI!!!
E care amice di un "ponte per".....SI-MONE!!! :-)

Anonimo ha detto...

Mi sembra diaver capito che la prima anonim è una ragazza. Ti ringrazio peraver condiviso e rimarcato il mio punto di vista. Intanto, giusto per non smentirci, i talebani hanno già dichiarato che stannopianificando altri rapimenti di giornalisti occidentali. Come volevasi dimostrare.

Aspetto di conoscer la firma dell'anonima...le idee vanno sostenute fino in fondo... La firma è d'obbligo.

Grazie anche a Vale per il commento, i nostri punti di vista sono diversi, ma è sempre bello confrontarsi!

Bacio

Anonimo ha detto...

....volevo aggiungere che il caro Gino quando erano state liberate le due Simona dai sevizi segreti italiani (quindi non da lui!) aveva denunciato che erano stati pagati 9 milioni di dollari di riscatto.
Per poi ritrattare tutto alcuni giorni dopo dicendo che non era vero e non aveva le prove......
Il nostro caro Gino!
Bella personcina!

Anonimo ha detto...

L'anonima non ha firmato perchè i Les Italiens non la conoscono..

Magari al prox intervento..casuale...

ciao a tutti

Anonimo ha detto...

Hei anonima....ma sei una che è capitata per caso nel blog o sei amica di qualcuno che conosce il blog?

Anonimo ha detto...

Hai pienamente ragione Josh! Se lè cercata, peccato che a morire sia stato l'autista che è stato solo vittima dell'incoscenza del giornalista...!

PS: ci conosciamo Josh? Identificati!