Cari tutti,
decisione importante durante questo weekend. Il Merola, con altri/e 6 prodi compagni/e di viaggio, partirà alla volta di Beijing, per presenziare in qualità di lesitaliens e di antisportivo per eccellenza, all' apertura dei giochi olimpici. Dopo un bel po' di peregrinare siamo riusciti a recuperare i biglietti: andata con treno notturno (13 ore) e ritorno in aereo.
Non so quale sia la percezione della cosa in Italia, ma qui l'avvicinarsi delle olimpiadi sta portando un clima di eccitazione generale, che, come vedete, coinvolge un po' tutti.
Mi permetto una piccola riflessione. La Cina, con questo evento, si gioca un incredibile, rischiosissimo "all in". Per la prima volta nella sua storia è al centro dell'attenzione mondiale e accoglierà migliaia di giornalisti (magari per la prima volta in Cina) e televisioni da tutto il mondo desiderosi scoprire questo pase di 1.6miliardi con un'economia che cresce del 10% all'anno. Il problema è che la Cina non è l'Italia. La percezione della terra di mezzo, per molti, è ancora quella di paese terzomondista, arretrato, povero. Se per certi versi questo è vero, per altri non lo è assolutamente ed è inutile dirvi che il governo non ha dubbio alcuno su quale dovrà essere il lato della Cina dato in pasto agli occhi di mezzo, o forse tutto, il mondo.
Il terrore è quello di saper i giornalisti armati di penna e macchina fotografica a zonzo per la Cina intenti a preparare reportage sulle disparità e sulla povertà che ancora caratterizza l'interno del paese o sull'inquinamento e il caos, a volte disastroso, di Pechino, Shanghai o Guangzhou. Ecco perchè il governo non emette più visti, ecco perchè è stato così difficile per me ottenere il prolungamento del mio, ecco perchè il governo sta preparando Pechino come una sposa il giorno del matrimonio.
Fabbriche chimiche chiuse da mesi (la Bayer ha dovuto mettere i suoi stabilimenti alla periferia della città in stand-by), sono stati sparati razzi nel cielo della capitale tentando di propiziare una pioggia che aiuterebbe a ridurre un inquinamento a tratti imbarazzante, controlli e bonifiche di ogni tipo, pullman stipati di anziani che vivono negli Hutong, le vecchie vie di Pechino, trasportati fuori città per le olimpiadi, perchè: "non ci dovranno essere poveri a Pechino". Come se non bastasse, per gestire meglio le questioni gionalistico-mediatiche, il governo ha deciso di oscurare i siti di CNN, BBC e una serie di testate minori, nonchè tutti i siti che sostengono e lottano per la tutela dei diritti umani in Cina.
Con queste contraddizioni, con queste situazioni al limite del non-sense, l'inaugurazione delle olimpiadi sembra essere l'evento del secolo, affascinante ed emozionante, e come tale sarà supportato dalla forte tradizione astrologica, che sempre serpeggia nella quotidianità cinese. L'inaugurazione dei giochi sarà 8/8/2008 alle 08.08, superfluo dirvi quale sia il numero che i cinesi considerano di buon auspicio!
Per tutto questo ho deciso di investire un po' di tempo e qualche soldo in questo viaggio. Per la voglia e l'eccitazione di essere là, in quel momento.
(se i me blocca el blog par quel che go scritto se vedemo a settembre!)
A presto
marco/merola