venerdì 7 settembre 2007

Grazie sinistra!!!

L'amministrazione comunale di Vicenza ha deciso di annullare la tradizionale "Cena dei Oto" in corso Palladio, per non esporre i cittadini ad azioni di aggressione, di offesa e di disturbo annunciate dal Comitato NO DAL MOLIN.
Di seguito, la dichiarazione con la quale il sindaco Enrico Hüllweck spiega le ragioni della decisione:

"Il vergognoso atteggiamento arrogante e incivile con il quale il Comitato NO DAL MOLIN ha proclamato e ufficialmente annunciato di voler manifestare il proprio odio antiamericano e la propria insofferenza verso le istituzioni democratiche (compreso il Presidente della Repubblica) preparando azioni di aggressione, di offesa e di disturbo nei confronti dei vicentini partecipanti alla festa serale della "Cena dei Oto" in Corso Palladio (giunta ormai alla nona edizione) deve far riflettere l'Amministrazione Comunale sulla opportunità di non esporre gli autentici vicentini al rischio di subire aggressioni o angherie e di non poter godere in sicurezza e serenamente del diritto di partecipare a una loro tradizionale festa, per la quale, come è nella consuetudine, hanno tutti pagato il biglietto, senza favoritismi.
Tale rischio deriva, purtroppo, dalla impossibilità, comunicataci da parte dei responsabili locali delle Forze di Polizia dello Stato di poter tutelare completamente in tal senso i diritti dei cittadini.
Il ruolo della Polizia di Stato appare infatti determinante in tale contesto, essendo impensabile accollare ai Vigili Urbani il compito di affrontare i manifestanti provenienti da tutta Italia.
D'altro canto, sarebbe ingeneroso colpevolizzare i locali rappresentanti della Polizia di Stato degli effetti di una situazione che vede da tempo Vicenza alla mercé di estremisti e manifestanti di professione provenienti da tutta Italia, in virtù di una sovraesposizione certamente strumentale e propagandata ad arte di una situazione locale che sembra inspiegabilmente sottovalutata in taluni ambienti responsabili nazionali.
Nel sospendere, quindi, per quest'anno, la festa serale dell'8 settembre in Corso Palladio, crediamo di compiere un gesto non già di debolezza ma di responsabile tutela nei confronti dei cittadini di Vicenza, ai quali spetta giudicare l'operato del Comitato NO DAL MOLIN.
Al prossimo sindaco lascio l'invito e l'augurio di riprendere una festosa tradizione popolare oggi così barbaramente interrotta."

LA MIA POSIZIONE SULL'AREOPORTO DAL MOLIN E' SUPERFLUO CHE LA DICA.
COMUNQUE OGNI OPINIONE ALTRUI DEVE ESSER RISPETTATA.
L'UNICA COSA CHE NON SOPPORTO SONO QUESTE MANIFESTAZIONI CARNEVALATE DI PROTESTA E PICCHETTI ORA SFOCIATI ADDIRITTURA IN UNA MANIFESTAZIONE CONTRO LA "CENA DEI OTO" CHE NULLA CENTRA CON GLI AMERICANI.
ANZI VA A COLPIRE UNA MANIFESTAZIONE VICENTINA A CUI PARTECIPANO PERSONE DI VICENZA CHE NULLA CENTRANO E NULLA POSSONO SULLA DECISIONE DI FARE O NO LA BASE.
E POCO CENTRA ANCHE L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE CHE HA AVUTO SOLO UN RUOLO CONSULTIVO E NON HA POTERE DECISIONALE SUL FATTO.
MA QUESTA "GENTE" COSA VUOI CHE NE SAPPIA?
OGNI OCCASIONE E' BUONA PER FARSI QUATTRO CANNE, FARE GRAFFITI E SPACCARE QUALCHE VETRINA....

By Danny

42 commenti:

Anonimo ha detto...

Danny, ma il bello è ke poi te li ritrovi a "manifestare" con tanto di bandiera della Pace, con magliettina di Che Guevara, falce e martello e altri simboli rossi.
Brava gente ciò. Bravi. Bravi tutti.
Siete l'esempio dell'incoerenza più totale, dell'ignoranza e dell'inciviltà più profonde. E ciò ke è peggio è ke questa gente ha perfino il potere di influenzare quei quattro coglioni che ci governano!

Anonimo ha detto...

Il buon Sindaco è stato chiaro ed incisivo quanto basta. A me spiace per il Comitato che, pur avendo tutto il diritto di protestare, si riduce al ridicolo con queste inutili sceneggiate.

Anonimo ha detto...

Ma cosa avevano intenzione di fare contro la cena?In piazza dei Signori era stata programmata una protesta rumorosa a base di pentole, sirene e tamburi.La quantità sufficiente per demolire i timpani dei commensali.L'obiettivo dichiarato era rendere il più sgradevole possibile la festa dell'amministrazione comunale..SAREBBE STATA UNA VERA E PROPRIA MINACCIA ALLA SICUREZZA DEI COMMENSALI...
L'amministrazione, che oramai non rappresenta più la maggioranza dei cittadini vicentini, avrebbe voluto occupare il centro di Vicenza al cospetto dei gioielli architettonici palladiani, che loro stessi hanno svenduto agli americani, portando ad una vera e propria militarizzazione della città.

Certo, quattro coperchi di pentole ammaccati possono fare veramente paura agli autentici vicentini!!!Io quindi NON sono un'autentica vicentina??Paradossalmente lo sono più di Hullweck...

P.s. Per Dava: la storia della maglietta di Ernesto l'abbiamo già affrontata in Sardegna, andando a Costa Paradiso, ti ricordi??

Anonimo ha detto...

Ah...Per la manifestazione della fine di marzo, eravamo scortati da centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa, completamente inutile vista la completa pacificità del corteo..
Ora ditemi, di che cosa avevate tanta paura???

Anonimo ha detto...

Sono rimasto allibito nel leggere quanto sopra.
Basti una frase: "Rendere il più sgradevole possibile la festa dell'amministrazione comunale..."
Lapalissiano il fatto che l'amministrazione comunale nella decisione sul dal Molin non abbia praticamente voce in capitolo. Come certamente a nulla centrano i cittadini che hanno deciso di festeggiare l'8 settembre cenando per le vie del centro. Non mi sembra ci sia nulla di filo americano e pro-base nel mangiare in piazza duarnte una festa. Quindi anche solo la possibilità di una simile protesta relega la mente perversa di chi l'ha concepita nella poco ambita schiera degli ignoranti. Nel senso che ignorano come l'8 settembre e la cena in piazza nulla centrino con una contestazione del genere. Volete contestre, almeno abbiate la dignità di farlo in un altro giorno. Magari piovesse.

Anonimo ha detto...

Non ho poi capito, per mia ignoranza, quali opere palladiane siano state svendute agli americani.

Riguardo alla militarizzazione della città soprassiedo. Puro propagandismo. Parole al vento. Una città militarizzata è un'altra cosa.

Anonimo ha detto...

E' proprio questo obiettivo dichiarato che mi ha sconvolto. "Rendere il più sgradevole possibile la festa dell'amministrazione comunale." Ne parli con così tanta tranquillità come se fosse la cosa + naturale del mondo ma a parer mio è davvero preoccupante.
Sto pensando ad una vignetta comparsa sulla Smemoranda che avevo in terza media. Ricordo questo ultras con tanto di cintura nella mano destra e spranga in quella sinistra che affermava: "Mi vergogno quasi a dirlo, ma alle volte, quando sono allo stadio, magari solo per un attimo, mi prende un raptus e mi viene voglia di guardare la partita..un roba terribile!!".

Anonimo ha detto...

- Vicenza è già militarizzata: militarizzare significa fortificare, sottoporre, come dice il Devoto Oli, temporaneamente alla disciplina militare per esigenze belliche o STRATEGICHE.
- Per quanto riguarda le opere palladiane: passi per la loggia, passi per la basilica. Per arrivare a qualcosa di piu concreto, parliamo di un centro storico, con relativi dintorni, che conta 110.000 abitanti.
- Credo che di cose più terribili dell'aver perso una cena, ce ne siano!!Un esempio??Le migliaia di morti che la guerra che continuamente crea...Credo che qui si debbano rivedere i parametri di valutazione!
- Non paragonerei i manifestanti contro il Dal Molin, agli ultras dello stadio: ripeto (e questa volta decisamente spazientita) che mai sono stati creati disordini da parte del comitato e dei suddetti manifestanti: tra coloro che si sono schierati contro, c'è una grande varietà di personaggi, di diversa estrazione sociale e soprattutto orientamento politico: sono tutti, però, accomunati dal desiderio di non vedere la loro Vicenza (da autentici vicentini) trasformata in base militare.
- L'amministrazione non ha il potere di decidere ma si sarebbe dovuta ricordare di chiedere il parere del popolo vicentino: sarebbe bastato il gesto perchè viviamo pur in una democrazia. IO PARLO DEL SIGNIFICATO DELLA PAROLA NELLA SUA DERIVAZIONE GRECA: PERCHè ULTIMAMENTE NE è EMERSO UN ALTRO, DI ORIGINE (a quanto dicono gli etimologi) AMERICANA...

Anonimo ha detto...

Il commento qui sopra non è anonimo, è stato scritto da me...;-))

Anonimo ha detto...

Dicamo che non hai abbassato i tuoi, per cui non li abbasso nemmeno io.
Vista la tua sapiente definizione di militarizzata ti renderai conto di come non calzi per Vicenza. La presanza militare, s epur vera, non si percepisce minimamente e penso che nessun vicentino si senta sottoposto a disciplina miltare.
Continuo a non capire, magari per mia cieca ignoranza, dove e come Vicenza sia svenduta agli americani. Hanno i loro spazi e mi sempra che rispettino Palladio e i vicentini in maniera esemplare. Non mi sento offeso dalla presenza degli americani, non penso intacchino la libertà dei cittadini e la bellezza della città.
Per la questione dell'amministrazione ancora una volta non ha alcun senso. Un'amministrazione non può indire un referendum e se anche fosse possibile il risultato non inficerebbe scelte che sono di carattere puramente governative. Per cui prima di votare dovresti e dovreste legger bene bene il programma del vostro amato governo e, al limite, prendervela conil buon Prodi. Ancora una volta la manifestazione contro i Vicentini che cenano l'8 settembre è un'idiozia che nemmeno Stanlio e Olio ottenebrati dall'alcol avrebbero partorito.

Infine se prendiamo le migliaia di morti come termine di paragone allora anche graffittare la Rotonda palladiana, la basilica o casa tua sarebbero un male minore, ma non per questo sarebbero tollerate. Quindi il senso civico nonha come termine di paragone le migliaia di morti. E' un ragionamento da girotondino analfabeta e pecorone.

Anonimo ha detto...

Credo che qui non si tratti se essere o meno d’accordo con l’allargamento della base americana. Personalmente da persona di destra di antichi principi, trovo la presenza americana in Italia prima di tutto frutto di un trattato di pace firmato da un voltagabbana come Badoglio… dove noi eravamo gli sconfitti e loro i vincitori quando alla fine la guerra non l’abbiamo ne persa ne vinta. Io continuo a trovare la presenza americana come una vera e propria invasione nel nostro sovrano territorio.
I governi che si sono succeduti dal ‘47 a oggi sono impregnati di un servilismo a dir poco fastidioso… quando morirà la generazione che vede gli americani come liberatori e a cui si deve tutto, allora possiamo discutere sul cosa vuol dire identità nazionale, sovranità territoriale e indipendenza militare e politica.
C’è anche gente di destra che non condivide, non serve essere di sinistra.
Il vero punto della questione è quali devono essere i toni e le modalità del dialogo per chi non condivide la scelta del GOVERNO (e non della povera provincia) di dare la possibilità di allargare la base.
Il popolo della sinistra si sta comportando in modo incivile e maleducato per portare avanti le sue idee… una loro tradizione, una loro visione distorta del noi e gli altri basata sul più sfrenato egoismo e mancanza di rispetto. Ma non solo, vanno a colpire chi non ha nessun potere decisionale sulle scelte che non condividono: invece di andare a Roma a manifestare contro chi hanno votato (e che non vogliono evidentemente delegittimare perché o così o il “dittatore” Berlusconi) colpiscono una giunta senza nessun potere ma che è di centro destra.
Ma così non si rendono conto che appaiono stupidi, poco intelligenti e fastidiosi. Qualità che hanno ben poco a che fare con i giusti atteggiamenti orientati al raggiungimento di un risultato.

Inoltre tirano in ballo referendum e veti che costituzionalmente non esistono, non solo perché la costituzione non ne prevede, ma anche perché anche il più insignificante analfabeta italiano sa che i trattati internazionali sono al vertice delle fonti del diritto… che cosa potrà mai fare un sindaco conto questo considerando che i regolamenti comunali sono in fondo a tali fonti? Bah. Magari, invece di passare intere giornate nei centri sociali ad ascoltare lezioni su come rollare canne in 15 modi diversi, o come importare maria senza farsi scoprire dai cani antidroga, o sul come essere comunisti senza aver letto una sola riga di quel insensato libro di marx… ecco, forse dovrebbero aprire un libro di diritto pubblico e imparare cosa dice quella costituzione che i loro padri politici hanno scritto.

Una piccola digressione sull’atteggiamento della giunta che ha annullato la cena… personalmente mi puzza di codardia. Io avrei affrontato con il petto in fuori quei 4 manichini senza idee e metodo… anche con i vigili urbani se necessario. E sono sicuro che il questore avrebbe mandato le forze dello stato se necessario.

Bah, c’è molta nebbia in questa questione, ma il sunto del mio discorso è che si è liberi di pensare diversamente, che esiste la possibilità di comportarsi civilmente, che magari un pochina di intelligenza non guasta, e che esiste l’obbligo politico di non tirarsi indietro.

Anonimo ha detto...

Effettivamente è difficile sapere come mai il sindaco sia arrivato ad una decisione così drastica.
Così li abbiamo fatti vincere perchè hanno raggiunto il loro obiettivo....hanno rovinato la "Cena dei Oto".
Con un consistente dispiegamento di forze dell'ordini si sarebbe potuta "tranquillamente" fare.

Sul fatto se sia giusta o meno la base americana non entro in merito, ognuno ha la propria opinione e purchè sensata la rispetto.
ODIO e ribadisco ODIO solo il loro modo di protestare!
Va bene che come diceva lo Zio che "Chi non è pronto a morire per la sua fede non è degno di professarla" però c'è modo e modo.

E poi che vadano a protestare a Roma contro i quattro cretini che ci governano e hanno tradito i loro elettori....che c'entra l'amministrazione di Vicenza e i suoi abitanti??!!

Va bè....cosa vuoi che ne sappiano delle fonti del diritto questa mandria di bestie....quando metà di loro sono anarchici e l'unico diritto che vorrebbero riconosciuto è quello della legalizzazione della droga??!!

Anonimo ha detto...

nialtri boce gavemo tutto in discesa,non gavemo niente in salita!sempre drio lamentarse!
meio na torta in tanti,che na merda da soli!
a se stava meio co se stava peso!!

Anonimo ha detto...

manifestante=comunista o anarchico=bestia drogata graffitara distruggi cose..
bello come generalizzate le cose.

Anonimo ha detto...

..danny, hai superato ogni limite, davvero.pensa a quello che scrivi e alle parole che usi per piacere. le parole hanno un significato, ricordalo sempre. mi limito a dire questo, perchè credo, o spero inutilmente, che tu sia in grado di moderarti un pochino. prima sostieni di non condividere ma rispettare le opinioni altrui, poi vedo delle espressioni che sono tutto, meno che il frutto di una persona tollerante. non centra nulla la mia posizione in merito alla questione, potrei essere d'accordo con te come no, ma presumo che le offese gratuite non siano mai giuste.

Anonimo ha detto...

..la stessa cosa vale per dava..

Anonimo ha detto...

Per inorridito....perchè non ci metti la faccia su quello che dici?

Comunque non mi sembra di aver scritto nulla di così intollerante....anzi, ho detto che rispetto l'opinione ma non i modi con cui viene professata.
"le parole hanno un significato"....ma tu lo conosci quel significato???

"Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito,
a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia
o sceglie a caso per i tiramenti del momento
curando però sempre di riempirsi la pancia" F.G.

Anonimo ha detto...

visto e considerato che quei quattro cretini quando imbrattano, sporcano e rovinano la mia Vicenza non si preoccupano di rispettare la mia persona e il mio senso civico,beh,io mi sento più che libero di offenderli.
quando mi dimostreranno un pò di civiltà allora ne riparleremo.
nel frattempo,che vadano pure a pulire tutti i muri segnati da quelle stupide scritte come NO DAL MOLIN o YANKEES GO HOME.

e x quanto riguarda te,inorridito,fai il gallo con le tue belle paroline,ma se si tratta di metterci la faccia..coda tra le gambe eh?

Unknown ha detto...

Beh, ragazzi/e, questa volta devo proprio dire che la qualità dei commenti è davvero sorprendente!

Forse forse l'unico che si salva è quello di gen nc. Che però non so chi sia...ed onestamente me ne dispiace perché, nascondendo il suo nome, si mette alla stregua di inorridito. E non ci fa una gran figura!!

Direi che offese, giudizi, arroganza, presunzione, genericità, accuse, luoghi comuni...e quant'altro, quasi non si contano!!

Eppure ragazzi/e miei/mie siete tutti "gente studià" (come dice sempre il mio prozio che ha appena la 3a elementare!!)!! Questo dovrebbe avervi aperto la mente ed avervi dato una certa dose di elasticità mentale!

A mio modesto avviso, avete letteralmente buttato dentro ai commenti quante più cose vi sono passate per la testa... non vi sembra più un'accozzaglia di disquisizioni prevenute mista a argomentazioni intelligenti?!? Peccato che mescolare il tutto renda il risultato di cattivo gusto...

Come ho già detto in un commento riguardante un vecchio post, TOLLLERANZA è una parola che spesso RIMANE OFFUSCATA dietro alla proliferazione di tanta aggressività (verbale) che traspare dalle vostre parole. Qualcuno parla di RISPETTO delle opinioni altrui purché siano sensate. Vorrei sottolineare che il rispetto dovrebbe essere incondizionato, e con questo intendo esule da condizioni.

Permettetemi di aggiungere un ultimo pensiero...un confronto di opinioni è rispettoso, ma soprattutto intelligente se si portano: "tesi a favore" e non insulti o giudizi, opinioni personali prive di pregiudizi e arroganza, argomentazioni filtrate da una bella dose di spirito critico,...e, perché no, magari anche un po di "volontà di venirsi incontro". Lo so, è più facile rimanere fermi sulle proprio opinioni senza metterle in discussione. Ma non è scritto da nessuna parte che elevare la qualità delle proprie argomentazioni sia facile.

Suggerisco, oltre ad un po di spirito critico, anche maggiore tolleranza, che non fanno mai male!

Bacio.

Anonimo ha detto...

sempre leggerino dava..vuoi dirmi che tu hai sempre rispettato il senso civico??mi sembri tanto un quaquaraqua..

x vale:gen nc dovrebbe essere un amico del danny cmq ;-)

Anonimo ha detto...

Dava...Da quando in qua i graffittari sono esclusivamente di sinistra??Non credo proprio che sia stato qualcuno degli sbarbatelli con la maglia del Che ad imbrattare i muri di Vicenza con scritte del tipo 'Venesia città stato' (dovrebbe essere stata fatta nel rudere in mezzo alla rotatoria all'ingresso di Arzignano), oppure quelle che puoi benissimo trovare sulle mura del centro storico fatte da alcuni eminenti esponenti di Forza Nuova...

Avanti...Non sono solo quelli di sinistra a sbizzarrirsi con le bombolette..
E via un altro luogo comune!

Anonimo ha detto...

Altro luogo comune ch emi fa veramente imbestialire: metà della gente che ha protestato con me contro la base, a marzo, erano con tutta la famigli al seguito...Alla prima manifestazione, quella fiaccolata, c'erano amici dei miei, medici all'ospedale di Vicenza, apertamente di destra..
Smettiamola col dire che coloro che sono contro la base sono SICURAMENTE di SINISTRA e CERTAMENTE SUPER CANNATI & DECISAMENTE STRAFATTI..
Danny, un po' mi hai delusa, non ne saprò quanto te delle fonti del diritto ma non ti puoi permettere di dire che, per metà, i manifestanti di sinistra sono dei drogatoni!!!

Anonimo ha detto...

Caro Giacomo (Gen nc),

ho sempre condiviso i tuoi commenti. Anche nell'ultimo c'è un sano senso critico e una lettura propositiva di storia e contemporaneità. Non capisco e non condivido la tua intolleranza verso la presenza americana in Italia. Essere coalizati con gli stati uniti vuol dire molte così. Vuol dire evitare di investire il 5-6% del PIL nello sviluppo di armamenti e forze armate, vuol dire essere tutelati negli approvigionameti di petrolio che passano per l'armenia e arrivano dritti dritti in italia (oleodotto deviato dagli americani a nostro uso e consumo), vuol dire essere parte della NATO, del progetto di di scudo anti missile, vuol dire non essere uno stato satelite dell'ex unione sovieta (non dimentichiamo che tito era appena al di là del confine e gli americani qui facevano da baluardo contro l'espansione del comunismo), vuol dire rispettare un trattato che al tempo della firma ci faceva un gran comodo e che ora siamo tutti pronti a rinnegare con troppa facilità e faciloneria.
Il piano Marshall non era fatto di parole, ma di soldi. Soldi per una ricostruzione che ci ha permesso di essere una delle grandi potenze economiche fin dal dopoguerra. La Germania che tutto mi sembra fuor che schiava degli stati uniti ospita senza scandalo la base americana più grande in Europa. Non si può sempre sbandierare l'emancipazione dal "famigerato dittatore americano" evitando di valutarle gli effetti sia politici che economici.

Anonimo ha detto...

Vale,
hai pienamente ragione nel criticare i toni a volte troppo accesi e a volte addirittura offensivi.
In tutto questo però dimentichi di dire la tua di opinione!!!!
Bacio!!

Anonimo ha detto...

Per Valentina: hai ragione, comunque "Gen nc" è il mio compagno di appartamento Giacomo....non chiedetemi perchè usa questo strano nome quando fa i commenti, anch'io gli ho sempre detto di rispondere con il suo nome, ma non lo fa. BOOO!!!

Per Roby: io ho detto metà drogatoni, non tutti....non ho generalizzato!!! Per il fatto delle bombolette hai ragione, ma qui non c'entro io!

Comunque, non bisogna essere avvocati per avere un minimo di conoscenza delle fonti del diritto ma solo un semplice cittadino interessato a sapere come gira il mondo....lo dico per voi, vi potrebbe servire per protestare contro le persone e nei luoghi giusti e non a Vicenza contro il sindaco che nulla può fare.

Anonimo ha detto...

cara roberta,non mettermi in bocca parole che non ho detto.non ho parlato nè di destra nè di sinistra.li ho appunto definiti quattro cretini e non sto di certo difendendo coloro ke scrivono Padania Libera o Venezia Stato sovrano,ma qui si parlava di tutto ciò ke le varie manifestazioni contro il Dal Molin hanno portato e lasciato.Non vedo motivo per il quale tu,manifestante,debba sfilare per vicenza spinto dai tuoi ideali e valori e ritrovandoti così,nel bel mezzo della goliardia generale,ti sembri quasi legittimo,lasciare queste stupide scritte belle indelebili sui muri di pubblici edifici.allora dico,come le hai fatte ora ti prendi anke la briga di pulirle.tutte.perchè,ok,io rispetto il tuo diritto di manifestare quanto vuoi,ma essendo cittadino quanto lo sei tu,pretendo di riavere la mia città come era prima della manifestazione.E non ricoperta di graffiti e adesivi o peggio,semi distrutta.vedi genova g8.

x il gordo: io di sicuro non ho mai espresso le mie idee imbrattando muri o facendo di tutto per rovinare una festa ormai tradizionale.chi è senza peccato poi,scagli la prima pietra..e io non sono qui a professare la mia più totale innocenza.ma certe cose proprio non le tollero.e mi dispiace dirlo,ma sotto questo punto di vista,come società,abbiamo ancora molto da imparare dagli altri paesi europei.e ciò ke è successo durante l'inno nazionale francese sabato sera,beh,non può che dimostrarlo.

Anonimo ha detto...

Ultima precisazione a Gen nc. Non è assolutamente vero che le fonti del diritto italiano vedono in capo alla scala gerarchica i trattati internazionali. Prima di tutto c'è la costituzione mentre i trattati sono considerati alla stregua di normali leggi interne.

Detto questo penso debba essere doverosamente ritrattato il passo sui "più ignoranti analfabeti italiani..."

Anonimo ha detto...

ciao merola (marco),
mi è piaciuto molto il tuo commento, non solo perché ragionato ed argomentato, ma anche perché mi permette di spiegare meglio le mie posizioni. Anche se, con tutta sincerità, trovo un po’ esagerato il termine “intolleranza” che hai usato.
Capisco bene le tue le tue obiezioni. Però le cause e le concause, che hanno permesso l’installazione e il mantenimento da parte americana di posizioni basistiche militari nel nostro paese, appartengono a una situazione storica che si è consumata.
Vero che ci hanno permesso di non diventare un paese satellite, ma è vero che questo faceva comodo a noi come a loro; a loro in quanto potevano stabilire un confine strategico prima, in grado di difendere i loro neo rapporti commerciali, e dopo di non scatenare una terza guerra mondiale di natura nucleare (anche se comunque ci si è andati vicini tanto così).
Per più di 30 anni abbiamo condannato il comportamento di cuba nell’accettare il ruolo dettato da Krusciov sull’installazioni di missili nucleari, ma nessuno si rende conto che gli americani hanno dettato lo steso ruolo all’Italia. Allora cosa rende sbagliato il comportamento russo-cubano e giusto quello italo-statunitense? L’effetto contrapposizione. Quello legittimava, all’interno delle due coalizioni, i comportamenti.
Ma ora che quella contrapposizione è svanita, che senso ha accettare la presenza americana in Italia? Da un punto di vista strategico non aggiunge nulla, da un punto di vista “affaristico” capisco che Vicenza riceve una bella entrata monetaria, perché si sa che i militari usa fanno girare vorticosamente l’economia locale (non che Vicenza sia povera senza la base usa eh! ;) )
Quello che dico è che agli americani abbiamo dato quello che volevano, noi in cambio abbiamo ricevuto quello che in quel momento storico avevamo necessità di ricevere.
Mi sembra, in un certo senso, che è veramente ora che i conti pareggino. Non è antiamericanismo o intolleranza, ma spirito di sovranità nazionale e fierezza; e guarda che questo era un processo in atto (guarda lo smantellamento della base sommergibilistica della Maddalena).

Tu dici: “Il piano Marshall non era fatto di parole, ma di soldi. Soldi per una ricostruzione che ci ha permesso di essere una delle grandi potenze economiche fin dal dopoguerra. La Germania che tutto mi sembra fuor che schiava degli stati uniti ospita senza scandalo la base americana più grande in Europa. Non si può sempre sbandierare l'emancipazione dal "famigerato dittatore americano" evitando di valutarle gli effetti sia politici che economici.”

Vero che il Piano M. non era fatto di parole, ma è anche vero che gli americani hanno fatto un investimento che ha reso notevolmente. O no? Per il discorso Germania… bisogna tener conto che la Germania ha un prezzo enorme da pagare, e non verso gli americani, ma verso l’intera umanità. I tedeschi lo sanno bene, e se non sembrano schiavi sono sicuramente colpevoli di qualche cosa di enorme. Si tratta proprio di consapevolezza, non di schiavismo: in 30 anni hanno creato 2 guerre mondiali che hanno dimezzato le popolazioni europee. Non si tratta di aver attaccato l’Albania con il sorriso. ;)

In sintesi il mio pensiero è che si può essere alleati conservando la dignità di essere pienamente sovrani sui destini del proprio paese. Il fatto di dipendere militarmente dagli USA ci rende deboli e sottoposti al volere degli usa di dire, di fronte a qualsiasi paese (anche alleato con gli usa come gli emirati arabi) “non ci intromettiamo”. Lo so, ipotesi remota… ma per chi conosce la storia le ipotesi remote sono il seme degli avvenimenti.
Forse meglio spendere di più in armamenti conservando una propria difesa, che farci difendere da uno stato estero, sebbene alleato, ma che forma la propria strategia internazionale su un bilancio fatto di entrate ed uscite.

spero di essermi spiegato bene.

ps: scusate per l'alias, ma credevo mi conoscessero già tutti nel blog.

Anonimo ha detto...

La costituzione recita all'articolo 10 "L'ordinamento giuridico italiano si conformsa alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute."
E' vero che da un punto di vista giuridico i trattati internazionali si colocano mezzo scalino sotto della costituzione, ma dal punto di vista sostanziale lo sono mezzo scalino sopra.
Il trattato sull'unione europea è riconosciuto dallo stato italiano (riconosciuto è uguale a sottoscritto... come l'armistizio o quello di adesione alla nato, e modifica direttamente le leggi italiane.. anche quelle costituzionali.
Certo, si può sempre uscire da tali trattati o convenzioni.
Cmq il senso del mio discorso non è tanto l'ordine di graduatoria tra fonti internazionali e costituzione, ma quando l'ordine tra fonti internazionali e regolamenti comunali o provinciali.

Anonimo ha detto...

Ho capito perfettamente la tua posizione e sono d'accordo anch'io che essere militarmente autonomi sarebbe auspicabile ma realisticamente impossibile in un paese che vede numericamente consistente il seguito a partiti di estrema sinistra che mai acconsentirebbero ad una svolta del genere, adducendo le ben note bieche questione su pacifismo, tolleranza e quant'altro.

Passando agli altri punti ritengo che il binomio Cuba-Unione sovietica non possa essere paragonato a quello Italia- USA per un semplice fatto. Cuba ha concesso ad una dittatura di installare postazioni missilistiche (forse nucleari) puntate contro uno stato democratico. Quindi il "dito sul grilletto" era quello di un dittatore (o assimilabile). In Italia è diverso. Gli Stati Uniti sono la più vecchia democrazia del mondo, il "dito sul grilletto" quindi è quello del congresso americano e del presidente che in ogni caso opera e decide seguendo un percorso ordinato da leggi e non dal suo personale volere e soprattutto ispirato a principi democratici (e, sono d'accordo, economici ovviamente). E la storia ci insegna che mai si è verificata una guerra tra due democrazie. Quindi le basi americane in Italia non sono una minaccia per nessuno. Certamente non per stati democratici che fanno della diplomazia l'arma principale.

In secondo luogo tu dici che la Germania ha ancora uno scotto da pagare. Ma c'è un'incongruenza. Sei indulgente e pronto a riallineare il passato italiano, ma non fai lo stesso per la Germania.

C'è poi una questione di respiro più ampio sul perchè gli stati uniti abbiano questo ruolo nel mondo. La guerra fredda ed il bipolarismo USA-URSS hanno portato il più lungo periodo di pace dei tempi moderni. Il bipolarismo è molto più stabile del multipolarismo (vedi cause scatenanti della prima e seconda guerra mondiale dove le forze in campo erano più o meno tutte della stessa forza). Nasce per cui l'esigenza di un esercito e di una nazione militarmente superiore e affermata a cui e su cui tutti o quasi fanno affidamento (a diversi livelli). E noi, come gran parte del mondo civile, abbiamo scelto il blocco americano. Ora più che mai c'è un multipolarismo che genera instabilità. Ci sono gli USA da una parte (con oneri e onori del caso) e gli stati canaglia dall'altra (Iran, Iraq, Afghanistan, Pakistan, Corea del Nord...) è quindi doveroso allinearsi e sostenere gli stati uniti anche con le basi, anche con mezzi, anche con uomini. Non deve essere uno scandalo, non deve essere una mancanza di nazionalismo, ma una semplice consapevolezza degli equilibri geopolitici. Perchè come diceva il buon Montanelli (che certo non era di destra): " A quella bandiera a stelle e strisce dobbiamo molto di più di quello che a volte ci vogliono far credere".

Anonimo ha detto...

Non dico che hai torto in quello che dici. La tua posizione, come la mia, non si basa tanto sui fatti storici, ma quanto nel modo politico di intendere i rapporti diplomatici e le situazioni geopolitiche, anche nella loro dinamicità. Quindi potremmo stare qui a discutere ore senza approdare a una convergenza di idee. Ma ripeto, questo non vuol dire che uno di noi ha torto, sono solo due modi di vedere le medesime cose.
Il discorso che ho fatto su cosa rende lecito o meno l’installazione di testate nucleari in paesi satellite non lo intendevo come contrapposizione tra blocchi. In entrambi i due casi intervengono due componenti: la legittimazione in un’ottica di alleanze multiple (e quindi di politica estera) e la legittimazione in un ottica di politica interna.
Se dalla prima possiamo ritenerci superiori per un discorso di contrapposizione tra il bene-libertà-democrazia e il male-repressione-ditattura, dall’altro ci perdiamo. Mi spiego meglio.
Installare basi missilistiche nucleari significa fare due cose dal punto di vista militare: creare un punto strategico offensivo/difensivo-preventivo a favore internazionale, e creare un punto tattico offensivo a sfavore nazionale.
Proprio la creazione di un possibile target d’attacco pone una questione morale non indifferente, specie in un paese che ripudia la guerra.
Il governo italiano, in seguito a un trattato internazionale, ha messo il popolo italiano nelle condizioni di ricevere un bombardamento nucleare sulle postazioni nell’Italia del nord. E tutto questo nella più piena democrazia e senza chiedere nessun tipo di consenso (ai limiti della segretezza). Almeno a cuba vigeva la dittatura.
E dalla dottrina politica americana degli anni del mandato di J.F.Kennedy, la sola installazione a fini strategici a cuba era considerato un vero e proprio atto di guerra che, per fortuna, la diplomazia è riuscita a scongiurare.
Quindi noi, secondo la dottrina americana, ci siamo resi complici di un atto di guerra, contrario alla nostra costituzione (ecco quando dico che le fonti internazionali sono sostanzialmente mezzo gradino sopra… stesso discorso vale per la partenza diretta dei paracadutisti da vicenza sul Kurdistan iracheno nell’ultima guerra).
Io credo, inoltre, che la forte presenza americana in Europa e in Italia è stato un modo da parte degli Stati Uniti di spostare un eventuale conflitto nucleare o convenzionale lontano dai propri confini; e lo stesso vale per la Russia con la cortina di ferro.

Ultima cosa.. tu parli di blocco americano. Il fatto che tu ti sia sentito tranquillo nell’usare questa espressione piuttosto che “blocco occidentale” o “blocco democratico”, la dice lunga su come il mondo, oggi, debba accogliere passivamente le scelte statunitensi in campo internazionale.
Io spererei che un giorno, visto che parliamo di democrazie, la coalizione di democrazie sia gestita democraticamente e non paternalisticamente. Questo dobbiamo auspicarlo o esisteranno sempre enormi contraddizioni che i nemici della democrazia potranno usare.
Quindi sì allinearsi alla politica delle alleanze, come è giusto fornire sostegno con uomini e mezzi, ma in un discorso di diplomazia democratica. E anche di fronte a questa remota possibilità fatico molto ad accettare un appoggio logistico fisso, non solo per un senso che puoi benissimo definire “nazionalista”, ma anche perché è evidenti che contrasti notevolmente con i principi della nostra costituzione.

Unknown ha detto...

X Giacomo - Ricordo di aver già letto commenti tuoi, ma non ricordavo che ti firmassi Gen nc. Pessima memoria, lo so... ;-)

X Marco - Hai ragione: non ho espresso la mia opinione. L'ho fatto volutamente. Ritengo di non avere elementi sufficienti per dare forma ad un'opinone mia.
Mi compiaccio per i commenti recenti, decisamente ben argomentati e, almeno per me, lo confesso, utili per comprendere la visione geopolitica e storica, nonchè il peso internazionale, di quanto ci si appresta ad affrontare con l'ampliamento della base Dal Molin. Però ritengo necessario consultare qualcuno di fazione opposta per sentire "l'altra campana", sperando di trovare persone che sappiano darmi una visione meno personale della faccenda. Dopo di chè potrò farmi un'idea mia, esprimerla ed eventualmente difenderla.

Comunque inorridito non si è ancora smascherato...
Esprimere la propria opinione mascherati, è come vivere rinchiudendo la propria mente...e se esiste un modo per essere liberi è proprio quello di dare voce ai pensieri... spero che inorridito abbia il coraggio di iniziare ad essere libero/a.

Unknown ha detto...

Dimenticavo... Marco, di una cosa sono convinta e la ribadisco dopo averla già espressa alla fine del lungo tragitto verso la Spiaggia in Sardegna.. Credo si debba smettere con questo dipendenza dagli States. "Volere è potere". Ma siamo troppo convinti di non poter camminare con le nostre gambe...e questo a volte ci rende schiavi nel prendere decisioni.
Questo a livello generale. Nella fattispecie, non mi è chiaro quanto l'ampliamento della base sia fatto per un senso di dovere nei confronti degli USA o per motivazioni che vanno al di là di questo. Dico che non mi è chiaro, non perchè i vostri commenti non lo siano, ma perchè voglio avere più elementi..

Bacio.

Anonimo ha detto...

dimenticavo la tua stoccata ;) "In secondo luogo tu dici che la Germania ha ancora uno scotto da pagare. Ma c'è un'incongruenza. Sei indulgente e pronto a riallineare il passato italiano, ma non fai lo stesso per la Germania."

Oggettivamente non si può paragonare le responsabilità tedesche con quelle italiane, che ci sono. Lungi da me essere un negazionista.
Ma ricordiamo che la germania ha pagato con una spartizione territoriale che l'ha messa in ginocchio, ed è passato ancora troppo poco tempo per poter parlare se gli usa possono o meno rimanere.
L'Italia, come è accaduto sempre, da Roma ad oggi, ha una storia tutta sua che si intreccia con discrepanze uniche in una terra unica dall'importanza unica.
Ma qui si aprirebbe un discorso senza fine che è meglio non iniziare. che dici? ;)

Anonimo ha detto...

Complimenti a Giacomo ed al Merola...Duello in punta di fioretto, il vostro, come recita il trafiletto che domina l'intero blog Lesitaliens...

Per quanto riguarda Danny: anch'io ho scritto "metà dei manifestanti" e continua ad essere una generalizzazione..;-)..

Dava, le scritte fatte contro il Dal Molin non sono state fatte di certo durante le varie manifestazioni: c'era un tale spiegamento di forze, che non sarebbe stato possibile, credimi!!!Quindi non resta che ipotizzare che siano state fatte da chi, nella causa, poco ci credeva e non aspettava altro che un pretesto per imbrattare la città, com'è successo, d'altronde, anche a Genova, per mano dei Black Blocks...
E' importante scindere le due cose, sarebbe più facile, anche da parte tua, rispettare le opinioni dello schieramento opposto...

Anonimo ha detto...

Record di commenti per il blog per questo mio post....36 con questo...vediamo a quanto arriviamo!!!

Fasemo pace Roby?

Anonimo ha detto...

Danny, ovvio che facciamo pace!!!;-)

Amici come prima...

Anonimo ha detto...

Cmq..Aspettiamo il prossimo argomento sul quale "scannarci"...;-)
Bella l'idea di confrontarsisu argomenti di attualità nel blog...

Anonimo ha detto...

Lo so, è sempre piaciuta anche a me come idea....!!!

Unknown ha detto...

Credo che non ci sia dubbio sul fatto che il blog sia reso più interessante dai confronti di opinione...

Basta poi "tornare amici come prima.." senza rancore..

Anonimo ha detto...

"Amici come prima" mi costa una fortuna riuscire ad ammettere che
è stato solo un giocoun affare da poco..

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa per il ritardo...
Esatto Gen, sarebbe annoso come discorso... Comunque il bello è proprio scrivere esprimendo la propria idea e costringendo chi legge a confrontar la propria...ad affinarla o confutarla.

A presto mi auguro!