lunedì 14 maggio 2007

60 secondi di SILENZIO

Cari Les Italiens,

oggi, 14 maggio 2007 alle ore 20.42 è successo un fatto gravissimo. Avevo appena finito di mangiare e stavo spreparando la tavola quando mi avvio bello gajardo e baldanzoso verso il frigo con la naturale e innoqua idea di mettere in fresca un pò di acqua e succo. E qui accade la tragedia.
Apro con noncuranza il frigo, ripongo la bottiglia d'acqua al suo posto, questa non si sa come urta l'ultima bottiglia di birra, una pregiatissima Konig Pilsener arrivata direttamente dalla Germania, bella fresca e gocciolante che già sognavo di scolarmi questa sera davanti ad un dvd. La bottiglia di birra barcolla un pò, me ne accorgo forse una frazione di secondo troppo tardi, fa un giro su se stessa, e poi cade nel vuoto. L'urto con il pavimento è violentissimo, il culo della bottiglia si frantuma in mille pezzi e il nettare degli Dei sgorga impavido invadendo con potenza e forza il pavimento. In pochi secondi quella che doveva essere la mia birra della serata se ne è andata per sempre. Incredulo recupero ciò ke resta della bottiglia, al suo interno però non è rimasta nemmeno una goccia della magica pozione.
Sofferente e affranto raccolgo i cocci di vetro e allo stesso tempo quelli del mio cuore..guardo triste tutta la birra ke ora forma una bellissima pozza di color oro con dei meravigliosi riflessi bianchi dati da quella delicatissima schiuma pura e candida come la neve.
Lì per lì avrei voluto kinarmi e bermi tutto quel delizioso nettare così ignobilmente e distrattamente sprecato, ma a causa di tutti gli infidi e bastardi pezzettini di vetro non mi sono fidato due volte. Rinunciarvi non è stato facile, volevo almeno salvare il salvabile.
Ma ho dovuto però armarmi di scottex e mocio per asciugare quell'affascinante ma ahimè inutile lago di birra.
Con le lacrime agli occhi ho lavato via il suo profumo e, anche se questo è rimasto ancora impregnato tra le mie mani lasciandomi il ricordo della sua inconfondibile aroma, nulla potrà mai cancellare il dolore lacerante nel vedere l'ingiusta fine di un fresco e dissetante sogno di una tiepida sera di metà maggio...

Sarai sempre nel mio cuore cara Pilsener..e, sebbene io non ti abbia assaporato come meritavi, ti ho voluto bene come una figlia.

Per sempre tuo,

Dava

10 commenti:

Anonimo ha detto...

dava copate!!solo qst ti si può dire..

Anonimo ha detto...

si solo invidiosi x' so bon de costruire poemi in rosa anca dai piccoli e futili fatti quotidiani..

Anonimo ha detto...

copate dava, e se non te se cosa fare prova con la droga magari te te svei fora

Anonimo ha detto...

ciò biondo...ma contame dell'incidente..go sentio ciacole.dei no,contame!

Anonimo ha detto...

non so niente ma dime ti magari me vien mente qualcosa

Unknown ha detto...

ma te vorrè mia dirme ke te si nato così, no??

Anonimo ha detto...

Le cose sono due, dava, oh ti si proprio malà de tuo, oh te tiri tanto de chel popper da far paura.
Ah dimenticavo...
Dava copate

Anonimo ha detto...

uno dei pochi post in cui fanno più ridere i commenti che il post stesso! mi fate sempre sorridere

dava copate

Anonimo ha detto...

ragazzi siete fantastici

che ironia

solo tu davide potevi sprecare tante parole per una cagata del genere

mi unisco al coro: COPATE

bao ha detto...

davide te me ghe fato vegner voja de berme na bira!!!
pensa ti...