Meggio mi sono commosso, te lo giuro, è stato bellissimo vedere quell'ammasso di gnocca tutta insieme. Marco, lo dico col cuore, son felice di sentirti.
Oggi quando hai chiamato ero al cinema (fenomenale andare al cinema alle dieci di mattina, mai fatto prima) con Marie. Lei è la mia partner di tandem, mi trovo bene con lei, mi sento a mio agio, talvolta posso notare dei lati imprevisti e piacevoli del suo carattere fino ad allora sconosciuti, Giulio mi ha detto che faremmo una bella coppia insieme, ma...
Stamattina mi è venuto cosi', le ho preso la mano, e siamo restati cosi', mano nella mano, a guardare il film e a scambiarci quella piccola fonte di calore cosporeo. Momenti magici, non posso negarlo, ma c'è qualcosa di lei che non mi fa andare oltre, che mi tiene un po' a distanza. Sarà quella sua dolcezza di diciottenne no drink e no cannabis che mi fa temere di sporcare con le mie mani sporche (e io lo so quanto sporche...) un fiore cosi' delicato e intatto? Marco ha dato forse il consiglio più giusto, nel dubbio, chiava, ma il Faguz non se la sente, è bloccato, forse ha paura di innamorarsi di nuovo, o boh, non lo so.
Ho il tempo di pensarci, la rivedro' a gennaio, quello che vi chiedo amici cari è qualche consiglio per capire il da farsi, preferibilmente in dialetto veneto. Non so, consigli pratici...
PS Grillo taiate i cavei, meso cusi no son bon de vardarte.
giovedì 14 dicembre 2006
Faguz e il dubbio
Pubblicato da LesItaliens alle 20:11
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