martedì 19 settembre 2006

Guangzhou, ahimè, non è Parigi...

Carissimi,

per iniziare un saluto e un abbraccio sincero al ritrovato Fo e al Biondo mi sembrano doverosi... Qui in cina il merola si sfroza, guarda, si gira, scruta, pastura...ma sul serio amici miei...anche chiudendo un occhio non se ne trova una che sia uccellabile...se ne chiudi due la scopata è assicurata, ma wacos e raston sarebbero sicuramente meglio..i..ci vuole del grasso e grosso coraggio. in 25 giorni ne ho viste due di belle...basta..tutto qui.
La settimana prossima probabilmente me ne andro' a cacciar gnocca in quel di Pechino qualche giorno... L'università mi succhia un 6 o 7 orette al giorno...robe da matti..sono delle macchine, e fortunatamente sono pure rincoglioniti come le macchine...a questi cinesi pecoroni manca creatività, manca flessibilità, manca il saper vivere...non si sono ancora mai divertiti, stanno iniziando ora a pensare con la loro testa...e a capire che il mondo non è solo cina. Però in molti loro aspetti sono affascinanti...un mondo a parte...


Ah, naturalmente avrei potuto esimermi dall'imparare la lingua d'oriente..certo che no..per cui 6 ore alla settimana mi sparo un corso di cinese in università...ecco la lingua è geniale...senza tempi, grammatica presso che inesistente...solo una fatica puttana con gli accenti... per esempio: mà vuol dire mamma, ma' vuol dire bestemmiatore, ma vuol dire trapano.

Ritornando a piu nobili panegirigi sulla sperata gnocca aggiungo pure che le tre italiane che sono qui non sono meritevoli...forse una, in casi disperati, potrebbe essere protagonista silenziosa di una degna serata.......

Ora vi lascio, me ne vado a nanna vecchie bestie...


Con l'affetto di sempre

Marco

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